Chi siamo

Gruppo operativo
Il Gruppo Operativo Do.Na.To. (Douglasiete Naturali Toscane) è costruito con la partecipazione di 15 partner:
- tre aziende agro-forestali, di cui una, la Società Agricola Futuro Verde, capofila del progetto;
- nove Enti pubblici, Unioni di Comuni, Enti di ricerca e Carabinieri;
- un’impresa che si occupa di comunicazione al settore forestale;
- un’agenzia formativa;
- un Ente morale, la prestigiosa “Accademia dei Georgofili”.
Do.Na.To è funzionale a:
- mettere a punto protocolli di gestione che incentivino la rinnovazione naturale della specie;
- creare una filiera del legname di douglasia toscano;
- incrementare il valore della produzione del legname di douglasia da immettere sul mercato;
- diversificare gli sbocchi di destinazione del materiale;
- fornire un supporto alla produzione vivaistica regionale per quanto riguarda la douglasia;
- formare gli operatori sulle modalità esecutive degli interventi in bosco e sulle tecniche di qualificazione del legname tondo.
Obiettivi
Gli obiettivi generali a cui mira il Gruppo Operativo sono:
- ridurre i costi ambientali ed economici della coltivazione della douglasia in Toscana attraverso l’adattamento alla realtà regionale dei protocolli di gestione selvicolturale di questa specie già sperimentati, finalizzati alla rinnovazione naturale del soprassuolo. Attualmente i soprassuoli di douglasia in Toscana vengono gestiti con taglio raso e rinnovazione artificiale posticipata. Si intende invece inserire la possibilità, laddove sia opportuno e conveniente, di ricorrere alla rinnovazione naturale secondo i protocolli di gestione sperimentati in Francia e in Germania, in qualche sito presenti anche in Toscana, che Do.Na.To. adatterà e contribuirà a divulgare alla realtà toscana;
- creare una filiera toscana del legno di douglasia attraverso una proposta di pianificazione sovra-aziendale della gestione delle douglasiete dei partner del Progetto, finalizzata a proporre un approvvigionamento costante e duraturo della filiera e finalizzato alla creazione di una banca dati informatizzata delle disponibilità di materiale;
- valorizzare il legname di douglasia individuando forme d’impiego alternative, più remunerative rispetto alle attuali destinazioni, definendone più in dettaglio le caratteristiche tecnologiche necessarie e le modalità di classificazione;
- rivitalizzare la filiera vivaistica toscana del postime di douglasia, garantendo la qualità genetica con semi provenienti dalle prove comparate di provenienze di douglasia, unica banca di germoplasma specifico, e dall’impianto di due nuovi arboreti clonali sull’Appennino Pistoiese e in Mugello;
- fornire le informazioni di base per un potenziale ampliamento delle superfici da destinare alla coltivazione della douglasia relativamente alle superfici attualmente nella disponibilità dei partner del progetto Do.Na.To. Quanto sopra allo scopo di incrementare a lungo termine la disponibilità di legname e proporre un modello per l’intera regione finalizzato a strutturare il mercato del legname di douglasia e assicurare la costanza nelle forniture. Ciò nella consapevolezza che la strutturazione dell’offerta di legname rappresenta il prodromo di una filiera stabile;
- stimolare l’acquisizione delle conoscenze dei partner con visite guidate alle particelle dimostrative del trattamento, appositamente realizzate all’interno dei soprassuoli in disponibilità dei partner, e all’estero, per visualizzare gli effetti a medio-lungo termine dei protocolli selvicolturali lì applicati;
- valorizzare la professionalità degli operatori forestali pubblici e privati tramite una formazione specifica per l’applicazione dei protocolli di gestione individuati per la coltivazione della specie, la classificazione all’origine del legname e la qualificazione del tondame;
- valorizzare ed incentivare gli scambi commerciali e promuovere il legno di douglasia ed i suoi utilizzi tramite i canali di comunicazione e il marketing;
- restaurare le collezioni IUFRO (International Union of Forest Research Organizations) presenti a Faltona (AR), le uniche banche in Italia di germoplasma di varie provenienze di douglasia.
Partner
La Società Agricola Futuro Verde S.r.l. opera nel settore della gestione forestale ed in particolare delle utilizzazioni boschive per la produzione di biomassa da energia e tondame da sega di conifere (in particolare pino e douglasia) e per volume di materiale annualmente lavorato risulta una delle più importanti ditte del settore in Toscana. L’azienda si distingue per sua la capacità di svolgere, su larga scala e con risorse proprie, tutte le fasi della filiera bosco-legno, dal taglio del bosco alla consegna del prodotto grezzo (tondame) o semilavorato (cippato) al cliente. La sua attività è caratterizzata da un elevato livello di meccanizzazione, sia nella fase dell'utilizzazione boschiva (harvester, forwarder e fellerbunker) sia in quella del trasporto del materiale alle ditte di trasformazione. Ha in gestione attualmente circa 1.000 ha di terreni, in massima parte boscati.
Attualmente partecipa quale soggetto partner al PIF forestale 2017 del PSR 2014/2020 “Il legno delle Foresta Modello delle Montagne Fiorentine: un processo virtuoso e repicabile per lo sviluppo sostenibile delle filiere forestali toscane” ed al progetto B-Forest, ovvero Sviluppo di un sistema informatico a supporto della Selvicoltura di precisione, finanziato dal GAL START sulla misura 16.2 del PSR 2014/2020.
Contatti:
Paolo Massoni 337716597 (Società Agricola Futuro Verde S.r.l.) - futuroverdesrl@virgilio.it
David Pozzi 3483866984 (referente per il progetto)
Attività programmate
1a - L’Azienda agricola forestale Lamberto Santini realizzerà un intervento selvicolturale finalizzato a dimostrare l’operatività in un soprassuolo di douglasia di circa 40 anni mai sottoposto a diradamento, a macchiatico negativo.
Verrà predisposta apposita cartellonistica per l’accesso all’area dimostrativa interna e si provvederà all’adeguamento dell’infrastruttura di accesso.
Sarà quindi un’area dimostrativa sul trattamento di impianti di douglasia in carenza di diradamenti.
Verrà inoltre fatta informazione sul territorio relativa all’esistenza del progetto.
1b - La Fattoria di Marena Società Agricola realizzerà un intervento selvicolturale finalizzato a dimostrare l’operatività in un soprassuolo di douglasia di circa 40 anni mai sottoposto a diradamento, a macchiatico negativo.
Verrà predisposta apposita cartellonistica per l’accesso all’area dimostrativa interna e provvederà all’adeguamento dell’infrastruttura di accesso.
Sarà quindi un’area dimostrativa sul trattamento di impianti di douglasia in carenza di diradamenti.
Verrà inoltre fatta informazione sul territorio relativa all’esistenza del progetto.
1c - La Società Agricola Futuro Verde S.r.l. realizzerà alcuni interventi selvicolturali presso la Tenuta di Podernovo (Comune di Pelago - FI) finalizzati a dimostrare l’operatività in presenza di rinnovazione naturale di douglasia, originatasi sia a seguito di appositi tagli di rinnovazione (raso a strisce) sia spontaneamente sotto copertura di fustaie mature di pino nero o della stessa douglasia. Saranno predisposte 6 aree dimostrative dotate di apposita cartellonistica esplicativa dell’intervento e più in generale sul GO Do.Na.To.
L’azienda agricola è condotta dal legale rappresentante Lamberto Santini e si avvale di alcuni dipendenti; ha una vocazione quasi esclusivamente selvicolturale ed opera prevalentemente nel territorio delle province di Pistoia e Prato. Il corpo aziendale è costituito da terreni boscati in proprietà o in affitto per circa 100 ha, costituiti sia da boschi di latifoglie sia di conifere (soprattutto abete e douglasia). In aggiunta all’amministrazione dei propri soprassuoli l’azienda annualmente acquista soprassuoli in piedi da Enti pubblici e privati ed è operativa soprattutto nella lavorazione di fustaie, di cui utilizza anche la parte residuale che destina al mercato della biomassa per fini energetici.
L’Unione dei Comuni Montani dell’Appennino Pistoiese è stata costituita il 2 aprile del 2013 per l'esercizio congiunto di servizi e funzioni proprie dei comuni che la compongono: Abetone-Cutigliano, San Marcello-Piteglio e Sambuca Pistoiese. L’Ente gestisce le istruttorie sul vincolo idrogeologico dei territori boscati per tutta la provincia di Pistoia e, su delega provinciale, il Complesso delle Foreste Pistoiesi esteso oltre 2.000 ha, di cui circa 85 di douglasia.
L’Unione dei Comuni Montani del Casentino gestisce, ai sensi della L.R. toscana 39/2000, una superficie agricolo-forestale regionale di 11.618,8 ha, di cui 10.670,7 coperti da boschi e 948,1 non boscati. Il patrimonio regionale è da sempre gestito attraverso piani, che si sono evoluti sia per metodologia sia per strumenti informativi.
L’ente ha sede in Comune di Vernio (PO) e gestisce sull’appennino pratese, su delega regionale, la foresta della Calvana e quella di Acquerino-Logomano, per 2.413 ha complessivi. In queste sono presenti circa 46 ha di soprassuoli puri o misti di douglasia di età media 45-50 anni.
L’Ente ha sede a Borgo San Lorenzo (FI) e gestisce per delega, ai sensi della L.R. 39/00, i beni agricolo forestali della Regione Toscana ricadenti nel proprio territorio, per una superficie complessiva di 7.438,77 ha, articolati in 4 complessi forestali: Giogo-Casaglia (6.161 ha), La Calvana (489 ha), Alto Senio (417 ha) e Alpe1 (370 ha).
Il Reparto Carabinieri Biodiversità di Vallombrosa gestisce la storica Riserva Naturale di Vallombrosa (FI), estesa su poco meno di 1.273 ha sul versante occidentale del Pratomagno. Qui sono presenti gli impianti più antichi di douglasia, risalenti al 1888. In totale gli impianti puri o a prevalenza di douglasia si estendono su circa 49 ha, alcuni dei quali di dimensioni imponenti, come quello della particella del Metato con statura superiore ai 60 m, considerato il popolamento forestale più alto d’Italia. Il Reparto ospita il più alto numero di esperienze riguardanti la gestione della specie, essendo da sempre in stretto contatto con l’attività di ricerca e didattica sulle scienze forestali della Scuola di Agraria dell’Università degli Studi di Firenze.
Il DAGRI (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari e Forestali), è nato alla fine 2018 dalla fusione di due preesistenti dipartimenti: DISPAA e GESAAF, entrambi della Scuola di Agraria dell’Università degli Studi di Firenze. Il DAGRI ha una decennale esperienza di studio, sperimentazione scientifica e gestionale sulla douglasia in Toscana; di particolare rilevanza gli studi dendro-auxometrici e sugli indirizzi selvicolturali e gestionali. I ricercatori del DAGRI coinvolti nel presente progetto hanno maturato esperienza sull’ecologia della rinnovazione di specie forestali (soprattutto faggio e abete bianco) collaborando e proseguendo studi avviati, a partire dagli anni 60, dal Prof. Ezio Magini.
Il consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA) è ente nazionale di ricerca e sperimentazione nel settore agricolo, agroindustriale, ittico e forestale. Ha personalità giuridica di diritto pubblico, posto sotto la vigilanza del Mipaaf ed ha autonomia scientifica, statutaria, organizzativa, amministrativa e finanziaria. Il CREA è composto da 12 Centri di ricerca, 6 di filiera e 6 trasversali, presenti in maniera capillare sul territorio nazionale, tra cui il Centro di ricerca Foreste e Legno con sede amministrativa ad Arezzo, attivo dal 1922 in vari ambiti della gestione forestale. Il CREA FL si occupa di gestione sostenibile delle foreste, protezione e conservazione della biodiversità, ecologia forestale, tecniche colturali per il miglioramento delle produzioni legnose e non legnose e di ottimizzare multifunzionalità, salute e vitalità del bosco. Si occupa inoltre del recupero di aree marginali o degradate, tecniche di rimboschimento, sviluppo di criteri e indicatori di gestione sostenibile. Studia la variabilità genetica, il miglioramento dei materiali di base e cura il mantenimento delle collezioni di specie forestali. Studia struttura e funzionalità dell’ecosistema forestale, adattamento e capacità di mitigazione delle foreste ai cambiamenti globali. Possiede e gestisce, in collaborazione con regioni, comunità montane, unioni dei comuni, altri enti e Carabinieri Forestale la più vasta e antica rete sperimentale italiana sulla Douglasia, sia per gli aspetti selvicolturali e relativi anche alla rinnovazione spontanea, sia per quanto riguarda l'impiego corretto delle risorse genetiche
L’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR IBE) nasce nel giugno del 2019 dalla fusione di due precedenti Istituti, l’Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree e l’Istituto di Biometeorologia, ed è il più grande istituto di ricerca italiano nel settore foresta-legno.
È un’azienda privata specializzata in comunicazione nel settore ambientale in attività dal 1995. Da tale data produce la rivista forestale "Sherwood - Foreste e Alberi oggi", a distribuzione nazionale, e svolge attività di divulgazione e disseminazione anche in collaborazione con enti territoriali ed istituti di ricerca nel settore forestale ed ambientale. In particolare, si occupa di selvicoltura d’albero, selvicoltura per le specie arboree sporadiche, piantagioni arboree (arboricoltura da legno), incendi boschivi, accordi volontari per la compensazione dei crediti di carbonio. Nell'ambito di tali tematiche, e nei progetti in cui è coinvolta, contribuisce ad organizzare convegni, seminari, corsi di formazione e a pubblicare manuali, brochure, carte tematiche, calendari, siti internet e video.
D.R.E.Am. Italia S.r.l. è una società cooperativa costituita dal 1978 da lavoratori specializzati nel settore forestale, naturalistico e ambientale e da allora, dopo avere realizzato importanti esperienze nella pianificazione forestale nel territorio toscano, ha operato con i propri progetti in tutta Italia. Attualmente sono in suo organico 45 soci e 20 collaboratori principalmente laureati nel settore forestale, geologico, naturalistico. Da anni ha sviluppato un importante settore di attività nel campo degli inventari forestali e nella pianificazione forestale, le cui esperienze più significative possono essere rappresentate dal Sistema Informativo Forestale della Regione Siciliana, dalla redazione di 55 mila ettari di pianificazione forestale in Regione Sardegna e dalla predisposizione di piattaforme di gestione per la pianificazione forestale pubblica per le regioni Lazio, Sardegna, Toscana e Umbria. DREAM è Agenzia Formativa n° PT0127 (Accr. Reg. Toscana D.G.R. n°968 del 17.12.2007)
La Fattoria di Marena ha sede nel comune di Bibbiena (AR) e si estende su circa 160 ha di terreni, sia a destinazione agricolo-zootecnica (60 ha) sia a bosco (90 ha), ubicati nel comune di Bibbiena e Castel San Niccolò. In particolare, i terreni boscati sono costituiti perlopiù da soprassuoli di conifere impiantate dalla metà degli anni 50 del secolo sorso fino ai primi anni ‘80. Fra questi troviamo ben 75 ha a douglasia che il titolare avrebbe intenzione di recuperare dal punto di vista produttivo e di indirizzarli alla rinnovazione naturale.
Ente senza fine di lucro, da oltre 265 anni svolge un’attività culturale di rilevante interesse pubblico (prosperitati publicae augendae) attinente all’agricoltura, all’ambiente rurale, alla sicurezza alimentare, all’identità delle produzioni agricole ed agroalimentari tipiche, alla comunicazione, all’informazione tecnico scientifica anche attraverso le sue Sezioni nazionali e Internazionale di Bruxelles. Per il conseguimento di tali intenti l'Accademia, oltre ad altre numerose azioni, promuove studi, ricerche, esperimenti, discussioni; organizza letture, convegni, tavole rotonde, giornate di studio, mostre, ecc.; promuove l'istituzione di osservatori, laboratori, centri, commissioni di studio, anche come strutture dell'Accademia stessa; pubblica gli Atti accademici, studi, inchieste, monografie, periodici e raccolte di opere; divulga informazioni scientifiche e tecniche anche attraverso la comunicazione digitale con la newsletter Georgofili.INFO e il portale di informazione tecnica “L’Accademia risponde”. L'Accademia cerca di stimolare la collaborazione scientifica interdisciplinare e universale, assecondando contatti e scambi di informazioni, per ottenere una più diffusa e rapida conoscenza delle nuove acquisizioni del sapere e delle possibili applicazioni di interesse economico e sociale per il prossimo futuro.
L’ente ha sede in Comune di Castelfranco-Pian di Scò (AR) e gestisce su delega regionale i Complessi Forestali del Pratomagno-Valdarno, Monti del Chianti e Monte Ginezzo. Quello del Pratomagno, esteso per 3.300 ha sulle pendici meridionali dell’omonimo rilievo, ospita ben 160 ha di soprassuoli puri o a prevalenza di douglasia, di età media attorno ai 50 anni e provvigioni medie di oltre 750 m3/ha.